Wu Liao nel monastero Zen del Silenzio

Il discepolo Wu Liao entrò nel monastero Zen del Silenzio ed il maestro gli disse: "Fratello, questo è un monastero silenzioso. Tu sei il benvenuto. Puoi rimanere qui con noi finché vorrai, ma non parlare se non ti do io il permesso." Il discepolo annuì e visse nel monastero per ben un anno intero prima che il maestro gli rivolse nuovamente la parola per dirgli: "Wu Liao, sei qui da un anno ormai. Puoi dire due parole." Wu Liao rispose: "Letto duro." Il maestro replicò "Mi dispiace sentirti dire ciò. Ti daremo subito un letto migliore." Passò un altro anno e al discepolo Wu Liao fu concesso di proferire ancora due parole.

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Una motovedetta dei Carabinieri in rotta di collisione

In mare, di notte, una notte davvero buia senza luna, una motovedetta dei Carabinieri avvista una luce di fronte a sé in rapido avvicinamento. I Carabinieri prontamente intimano in linguaggio morse con il faro segnalatore "VIRATE DALLA NOSTRA ROTTA!" quasi subito ricevono risposta allo stesso modo "VIRATE VOI!"... Alquanto sorpresi dalla risposta ripetono l'intimazione con più enfasi: "SIAMO UNA MOTOVEDETTA DEI CARABINIERI, VIRATE DALLA NOSTRA ROTTA!". La risposta è la stessa: "NO, VIRATE VOI!"

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Un inguaribile ottimista

Giovanni è un inguaribile ottimista, a tutte le tragedie reagisce dicendo "poteva andare peggio". A volte ha ragione ma altre volte no, diventando addirittura eccessivo; tant'è che i suoi amici nel tentativo di ridimensionare la sua vena ottimista provano a fargli uno scherzo. Aldo, uno degli amici di Giovanni, si offre volontario per fare questa cosa e invita il suo amico a prendere un caffè al bar. Tra una chiacchiera ed un'altra Aldo a un certo punto va all'attacco: "Hai saputo di Dario?" "No che gli è accaduto?" chiede Giovanni.

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Il barbiere e il cliente burlone

In una cittadina tranquilla il barbiere è uno soltanto e tutti gli uomini della zona passano da lui per rifilare il taglio. Anche se lavora da solo, il barbiere ha tanto tempo extra nei weekend che sfrutta per dei piccoli viaggi che fa in tutta Italia. Durante il resto della settimana al barbiere piace fare il suo mestiere e chiacchierare con i suoi clienti dei bellissimi viaggi che fa. Tra i suoi clienti più frequenti c'è Pasquale, che invece non viaggia mai. Un giorno Pasquale esce di casa per andare a farsi tagliare i capelli, torna a casa dopo un'oretta con un passo mogio mogio. La moglie gli chiede "Pasquale, tutto bene? Come mai sei giù?".

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Un prete e una suora alloggiano per una notte a Roma

Un prete e una suora vanno a San Pietro per il giubileo. Alla fine della giornata sono stanchi quando vanno alla ricerca di un albergo in cui alloggiare per la notte. Finalmente trovano un albergo, l'unico che ha ancora delle camere disponibili. Il prete fa richiesta per due camere con letti singoli alla reception, ma gli rispondono che son libere solo camere matrimoniali.

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Il computer diagnostico del supermercato

Un giorno Giuseppe si confida con l'amico "Ho un braccio che mi fa veramente male. Dovrei farmi vedere da un medico." L'amico gli risponde "Se vuoi semplicemente sapere cos'hai prova ad andare al supermercato qui dietro l'angolo. C'è un computer diagnostico nel parcheggio, in pratica è un computer che può diagnosticarti qualsiasi cosa e lo fa molto più velocemente di un medico." "E come funziona?" "Gli devi dare un campione delle urine e il computer ti fa una diagnosi precisa e specifica anche come puoi risolvere. Costa 10 euro." Giuseppe ha poco da perdere così decide di provare.

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Balbuziente va dallo psichiatra

Un balbuziente va dallo psichiatra, arriva puntuale all'appuntamento ma lo psichiatra è comunque spazientito. "Ciao do-do-dottò, me devi aiutà", "Ma non ti preoccupare, accomodati e dimmi che c'hai così risolviamo subito subito". "Do-do-dottò ciò lo stress!" "Capisco, ma cosa fa lei durante il giorno che la stressa tanto?" "C-c-c'ho le galline." "E quindi?" "So-so-sono ot-ottomila!" "Eh, ma dov'è lo stress, mi racconti così la capisco meglio."

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Una suora sale su un taxi

Una suora sale su un taxi. Il tassista si mostra cortese, ma mentre guida la fissa continuamente sbirciando lo specchietto retrovisore. Allora la suora gli domanda cos'ha tanto da guardare. Il tassista risponde che avrebbe una richiesta ma che ha paura di offendere la suora. "Figliolo è difficile che tu riesca ad offendermi, sono suora da così tanti anni ormai e con l'età che ho, ne ho viste e sentite di tutti i colori insomma. Sono sicura che niente che tu possa dirmi o chiedermi possa scandalizzarmi." Il tassista avanza la sua richiesta.

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